Gianni Lannes, ex cronista del quotidiano La Stampa, si occupa da anni degli aspetti più controversi del mondo dell’informazione italiana ed internazionale, come il traffico di armi e di esseri umani, le ecomafie, i rifiuti tossici e radioattivi. La sua prospettiva internazionale affiora anche dalla grande attenzione verso i problemi legati allo sfruttamento di risorse naturali, a partire dal continente africano. Grande risonanza hanno avuto in passato le sue inchieste ‘scomode’ sugli inceneritori e sui casi diIlaria Alpi e Miran Hrovatin, che gli sono valse una sostanziale espulsione dai circuiti dell’informazione tradizionale.
Una figura, quella di Lannes, che rientra a pieno titolo nello spirito che caratterizza questa prima edizione del Festival organizzato da SpazioPiù. In particolare, nel corso di Un altro mondo già c’è, Lannes presenterà Terra Muta (Pellegrini editore), opera già al centro di pesanti attacchi, dedicata alle scie chimiche e ai terremoti. Terra Muta fa parte dell’ultimo filone delle attività del giornalista pugliese, legate alle cosiddette ‘teorie del complotto’.
Durante la conferenza, in programma sabato 10 maggio alle ore 17, si affronterà la spinosa questione delle scie chimiche, che la scienza ‘ufficiale’ ha sbrigativamente liquidato come normali ‘scie di condensazione lasciate da aerei’, ma in cui Lannes individua un preciso disegno per il controllo climatico e ambientale, con pesanti ripercussioni sulla stessa struttura politica e sociale del mondo contemporaneo. La conferenza, intitolata 'Guerra ambientale in tempo di pace. Quello che non tutti sanno e dovrebbero conoscere', affronterà temi scottanti, e vedrà la partecipazione di Renato Di Nicoladel Forum Abruzzese dell'Acqua.
‘L'Italia è scossa da una sequenza insolita di sismi che mietono vittime ignare e causano danni incalcolabili’, si legge nella presentazione di Terra Muta, secondo cui ‘è in atto una guerra ambientale non dichiarata, sottoposta al segreto di Stato. Di mezzo c'è la mano armata di un'entità oscura che minaccia la vita nel Belpaese’. Secondo quanto riportato nel saggio di Gianni Lannes, ‘dietro le quinte è entrato in scena un insospettabile sistema di potere che dirige l'esistenza nello Stivale a sovranità ormai azzerata’. Tutto questo, in un panorama desolante, dove l’eccesso di informazione si traduce in ‘difetto di sapere’.
La figura di questo giornalista assolutamente indipendente, a cui è stata anche assegnata una scorta dalla Polizia di Stato a seguito di alcuni attentati subiti e delle minacce di morte ricevute, pare incarnare in pieno i valori che animano il Festival di SpazioPiù. "Con questo ambizioso progetto – spiega infatti il direttore di SpazioPiù, lo psicologo Raffaello Caiano - vogliamo dare il nostro contributo allo sviluppo di una nuova coscienza, quel nuovo mondo di cui si sente tanto il bisogno. Non vogliamo essere fermi mentre vediamo il vecchio mondo sgretolarsi, ma danzare insieme per celebrarne la fine e preparare un nuovo inizio".
Maggiori info : http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/

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