A primavera, in una data tra il 15 aprile e il 15 giugno, gli uomini e le donne di questo paese saranno chiamati a decidere se l'acqua debba essere riconosciuta bene comune e diritto umano universale o continuare a essere considerata una merce su cui fare profitti.
La vittoria dei Sì costringerà ad invertire la rotta sulla gestio...ne dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
E' quindi iniziata l'ultima tappa. Ci sono pochi mesi per vincere questa fondamentale battaglia. A tutte e tutti è richiesto uno sforzo straordinario per convincere quanta più gente possibile ad andare a votare e votare Sì. Siamo sicuri che le energie migliori di questo paese saranno all'altezza della sfida.
Il 6 Febbraio saremo in piazza per il primo appuntamento nazionale della mobilitazione referendaria. Sarà l'occasione per lanciare massicciamente e pubblicamente l'autofinanziamento della campagna referendaria, la necessità del sostegno diretto dei cittadini e delle cittadine e la nostra scelta di autonomia ed indipendenza.
Per sostenere la campagna referendaria abbiamo scelto di autofinanziarci. Lo abbiamo fatto per rendere autonomo economicamente il nostro movimento, per poter affrontare al meglio il referendum e per poter sostenere la campagna referendaria.
Si può finanziare la campagna in due modi:
- con una donazione: ogni cittadino/a può donare una quota, da un minimo di 5 euro a quello che vuole, a sostegno della campagna referendaria.
- con la sottoscrizione: ogni cittadino/a può “anticipare” dei soldi, a partire da un minimo di 50 euro, con l'impegno, da parte del comitato, di restituirglieli attraverso il rimborso elettorale previsto dalla legge nel momento in cui si raggiungerà il quorum.
In alternativa alla restituzione, ciascuno/a potrà decidere di dedicare i fondi versati alla realizzazione di progetti di cooperazione internazionale dal basso nella cui ideazione e realizzazione verrà coinvolto/a.
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