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Buon tutto a tutti
Mariacristina Colanzi



venerdì 26 febbraio 2010

"FABRIZIO DE ANDRE' LA MOSTRA - ROMA DAL 24/02/10 AL 30/05/2010

Roma, 24 febbraio – Roma rende omaggio a Fabrizio De Andrè con la mostra che, dopo Genova e Nuoro, arriva dal 24 febbraio fino al 30 maggio al Museo dell'Ara Pacis. Appena una settimana dopo il 18 febbraio, data in cui il cantautore genovese avrebbe compiuto 70 anni, prende il via "Fabrizio De Andrè, la mostra", un percorso multimediale e interattivo che racconta la vita, la musica, le passioni di un interprete unico del nostro tempo e che vede tra i curatori nomi come Vittorio Bo, Guido Harari, Vincenzo Mollica e Pepi Morgia. La mostra, ideata da Studio Azzurro, è promossa da Comune di Roma (Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovrintendenza ai Beni Culturali), Fondazione Fabrizio De Andrè onlus, Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, Zètema Progetto Cultura e sponsor privati. Un'esperienza virtuale quanto immediata ed emotiva, che consente di entrare in relazione diretta con l'universo di "Faber", la sua poesia, le sue canzoni, la sua vita. La mostra invita il visitatore a farsi parte attiva, scegliendo quale versante del "prisma De Andrè" sviluppare per sé, in relazione con il proprio vissuto. Un itinerario da percorrere intimamente e individualmente (dunque, in certo senso, nello spirito di De Andrè), non suddiviso rigidamente per aree tematiche e cronologiche, ma organizzato in modo da rendere il tutto (video, testi, musica) denso di suggestioni ed emozioni. Accolgono il visitatore sei schermi trasparenti che raccontano altrettanti temi: Genova, l'amore, la guerra, la morte, l'anarchia, gli ultimi. Il visitatore può approfondirli seguendo i manoscritti di alcune canzoni, illustrati da filmati d'attualità, fotografie e videointerviste a Fabrizio. Poi il percorso interattivo procede raccontando la produzione discografica di De André. Qui una serie di piccoli pannelli, che riproducono le copertine dei principali dischi di studio, possono essere scelti e posizionati su appositi tavoli multimediali, attivando una serie di proiezioni. Gli altri ambienti della mostra permettono poi di incontrare i personaggi delle canzoni di Fabrizio, da Bocca di Rosa a Marinella, da Carlo Martello al Suonatore Jones, riprodotti in giganteschi tarocchi, da quelli originali creati da Pepi Morgia per la scenografia della tournée de "Le nuvole", a quelli virtuali proiettati su tre maxi schermi. Una sezione della mostra ripropone tutti i contributi video dell'archivio Rai. Sullo schermo scorrono oltre 5 ore di video, per la prima volta in versione integrale e con molti inediti: apparizioni televisive, interviste, concerti, momenti di intimità, tutti raccolti in un corposo affresco da Vincenzo Mollica. Fa parte della mostra una sezione dedicata alla vita del cantautore genovese, con grandi fotografie e una dettagliata cronologia. Anche qui il visitatore potrà scegliere tra 25 immagini che attiveranno ognuna foto, filmati, videointerviste e altro, tutto legato a un determinato periodo della vita di Fabrizio. Chiude la mostra una curiosa raccolta di bigliettini scritti da Fabrizio, appunti, lettere, e i testi autografi di alcune canzoni. "Come tutti gli artisti che, per loro stessa natura, erano incapaci di aderire pienamente a un'idea e di riconoscere forme di potere e di autorità – ha ricordato all'inaugurazione l'assessore alla Cultura Umberto Croppi - il postumo destino di Fabrizio De André è stato quello di appartenere, senza distinzioni, alla gente comune. Ma se proprio volessimo discernere da essa un ristretto gruppo di privilegiati, ebbene senz'altro penseremmo a quel mondo degli esclusi, dei diversi e dei diseredati che egli, quant'altri mai, seppe raccontare con la potenza dei suoi versi". "Una delle grandi qualità di Fabrizio – per Dori Grezzi, oggi presidente della Fondazione De André - è che non è mai stato moralista, non ha mai apprezzato il perbenismo e ha sempre cercato di capire le debolezze umane. Questa era la grande forza di Fabrizio: la pietas umana, che era per lui un elemento essenziale per conoscere il prossimo, e che è sempre stata al centro della sua poetica". Dal 24 febbraio al 30 maggio da martedì a domenica ore 9 – 19. Ingresso consentito fino alle ore 18 Museo dell'Ara Pacis di Roma via di Ripetta 190 www.fabriziodeandrelamostra.com

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