Per il diritto all’informazione, per l’efficienza degli organi di controllo e la partecipazione ai processi decisionali per le scelte sul territorio. Per la difesa della salute e dell’ambiente.
Il 15 marzo, ad un anno dal sequestro delle discariche di Bussi, in piazza una mobilitazione collettiva per denunciare lo stato di grave degrado in cui versa la cosiddetta Regione Verde d’Europa: discariche di sostanze tossiche che detengono il primato delle più grandi d’Europa con conseguente inquinamento irreversibile delle falde acquifere, acqua potabile contaminata da sostanze chimiche cancerogene servita per anni a cittadini tenuti all’oscuro, discariche progettate, realizzate e gestite in maniera errata e per questo sequestrate, occupazione e cementificazione della costa senza il rispetto di nessuna regola, sfruttamento selvaggio ed inquinamento dei fiumi, autorizzazione e realizzazione di centinaia di cave sfruttate e abbandonate senza la redazione di un piano regionale, “rifiuti speciali” bruciati dai cementifici senza informare le popolazioni e senza adeguati controlli, un attacco alla fauna senza precedenti che mette in pericolo specie in via di estinzione come l’Orso marsicano, fino ad arrivare all’insediamento di un centro di estrazione del petrolio (Petrolchimico ENI) ad alto rischio per la salute umana in aree densamente abitate e storicamente destinate ad un’agricoltura di pregio e al turismo.
Di fronte al susseguirsi allarmante di questi fatti a cui si aggiungono giorno dopo giorno nuove inquietanti denunce, al completo fallimento dei sistemi di controllo, alla mancata individuazione delle responsabilità amministrative e giudiziarie dei disastri ambientali avvenuti e in corso, al voluto totale disinteresse delle forze politico-amministrative ad informare adeguatamente le cittadinanze, associazioni, movimenti e comitati presenti su tutto il territorio regionale hanno deciso di scendere insieme in piazza.
La manifestazione sarà l’inizio di un percorso comune che ha come obiettivo quello di ottenere un cambiamento radicale delle attuali modalità di programmazione e gestione dell’ambiente.
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