ASSOCIAZIONE TEATRALE
ABRUZZESE MOLISANA
ATAM
ARCHEO
edizione 2007
presenta
VASTO 26 AGOSTO h. 21,15
Cortile Palazzo DAvolos
Produzione Teatro Zeta
MEDEA
di Lucio Anneo Seneca
Traduzione di Luigi Maria Musati
Coordinamento di Annamaria Amato
con
Emanuela Valiante, Rocco Antico, Daniela Ialicicco, Giandomenico Sale, Francesca Scaglione, Marco Valeri,
Spetta ad una compagnia molto speciale abbassare il sipario su Archeo, la rassegna, ideata da Enzo Gentile, che lATAM dedica, per il settimo anno consecutivo, ai classici greci e latini. E la scelta non è casuale perché questi giovani sono stati i protagonisti del Progetto INTERREG - Transfrontaliero Adriatico, un percorso culturale che ha visto vari partners italiani e stranieri, e tra essi la Regione Abruzzo e lATAM, impegnati a creare un ponte di solidarietà tra i popoli del Mediterraneo, passando attraverso la valorizzazione del patrimonio artistico e la formazione teatrale.
Ed ecco dunque questa nuova Medea, interpretata da Emanuela Valiante, tragica e attuale. Maga, straniera, madre e infanticida.
Uno dei personaggi più straordinari delluniverso mitologico antico che ha sollecitato numerose rielaborazioni nella letteratura classica e moderna (da Euripide a Ovidio, da Seneca a Lessing, da pavese a Pasolini, fino a Christa Wolf), estendendo la sua influenza fino al melodramma.
Ma lo spessore magico di Medea emerge, più compiutamente che altrove, in ambito latino. E Seneca testimonia la realtà di questa affermazione:
Il teatro di Seneca in generale, e la Medea in particolare, rappresentano un momento cruciale nella storia del teatro. Sottovalutato e assai poco rappresentato ai giorni nostri, è stato invece il centro dellattenzione di Marlowe, Shakespeare e Artaud.
La parola crudele di Seneca è, in verità, alla base delle drammaturgie più importanti dellOccidente.Presentiamo un lavoro che ne illumina soprattutto le potenzialità melodrammatiche- afferma Annamaria Amato, che coordina la messa in scena - nel senso tecnico e alto del termine: la Medea di Seneca come un potenziale libretto dopera o, se preferite, di un musical. Per questo è stato centrale il concetto di costruzione di una partitura, a partire da una nuova traduzione appositamente realizzata, con il conseguente lavoro di interazione tra interventi musicali, parola e gesto.
Il lavoro ruota attorno al verso 910.Medea nunc sum; crevit ingenium malis, Ora sono Medea, il mio io è maturato nel male.
Seneca, pur rispettando la trama euripidea, pone Medea su un piano infernale e legato alle pratiche della magia nera, in cui il suo agire è ispirato da fredda e premeditata crudeltà
La tragedia di Seneca si apre, difatti, proprio con una preghiera della protagonista alle divinità degli inferi e agli dei dellOlimpo perché diano la morte alla nuova sposa di Giasone, al padre di lei e a tutta la stirpe regale di Corinto.
Di lì si dipana la vicenda: una vicenda in cui la ragione viene sconfitta e il logos, ossia la parola, è annullato dallira. Medea è, nella sua tragica crudeltà, strumento della giustizia divina che punisce così lempietà dellimpresa degli Argonauti. Giasone paga la violazione dei limiti consentiti alluomo non con la vita, ma con la morte dei propri figli che Medea getta ai suoi piedi, folle di dolore e di inumana violenza.
Biglietti
Intero 12.00 euro ridotto 10,00 euro
Informazioni
ATAM 0862.61222; 0862-62085
Nessun commento:
Posta un commento