lunedì 21 settembre 2015

Diramato il rapporto UE sui "Giovani 2015"


La Commissione Europea ha presentato il Rapporto UE sui Giovani 2015 che offre un quadro completo sulla situazione dei giovani in Europa e su come i decisori politici l'hanno affrontata nel periodo 2013-2015. Il rapporto rivela che in generale nell'UE i giovani ricevono maggiore istruzione rispetto ai loro predecessori e che meno giovani abbandonano la scuola. Tuttavia, 8.7 milioni di giovani tra i 15 e i 29 anni sono disoccupati, 13.7 non sono né occupati né sono inseriti in un corso di studi o formazione (NEET) e quasi 27 milioni sono a rischio di povertà ed esclusione. I NEET tendono a partecipare meno alle attività sociali, votare meno e avere minore fiducia nelle istituzioni. I giovani sono utilizzatori attivi di Internet e dei social media. Circa la metà sono membri attivi di organizzazioni. Uno su quattro è stato un volontario.

A partire dal 2013, l'UE e gli Stati membri hanno agito concretamente a sostegno dei giovani, in particolare per aiutarli a trovare un impiego. Tuttavia, la situazione dei giovani e la necessità di far fronte ai rischi di esclusione, emarginazione e radicalizzazione violenta, obbliga a dare sempre più priorità all'integrazione nella società, allo scopo di permettere ai giovani di divenire membri attivi e impegnati nelle loro comunità. Ciò richiede una collaborazione più sistematica tra le politiche e i diversi attori, nel quadro di un approccio globale che rifletta la portata della sfida. Vi è particolare esigenza di rafforzare i legami con lo sport e l'istruzione al fine di accrescere l'inclusione sociale e rafforzare le competenze dei giovani e la loro occupabilità. E' pertanto fondamentale dare voce ai giovani nel processo politico.

fonte: http://www.lagazzettadilucca.it

Rapporto UE sui "Giovani 2015"


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