AUTOSTOP 2.0 - L'INFORMAGIOVANI DI VASTO CONSIGLIA BLA BLA CAR

Ride-sharing:
autostop sicuro per signoreUn autostop 2.0, che anche le donne possono provare in tutta
sicurezza. Tecnicamente si chiama «ride sharing» e, anziché attendere con il
pollice in fuori sul ciglio della strada, si programma online, attraverso la
piattaforma internazionale BlaBlaCar.it. Ma la sostanza non cambia: il
guidatore sceglie di condividere la propria auto con un passeggero occasionale
verso una destinazione comune. E oggi anche le spese del viaggio: nell’offerta
si segnala infatti il prezzo della “corsa”, calcolando approssimativamente una
divisione equa di costi per carburante ed eventuali pedaggi, che permette a chi
non sia automunito di risparmiare fino al 75 per cento rispetto ai mezzi di
trasporto condivisi tradizionali, in primis, treni e autobus.
NON PIÙ SCONOSCIUTICi si ritrova comunque in auto con un estraneo, obbietterà
qualcuno. In realtà, a differenza del vecchio autostop, in questo caso autista
e passeggero non sono del tutto sconosciuti: ognuno registra un proprio profilo
sul sito, che dispone di un sistema di verifica dell’identità degli utenti
attraverso numero di cellulare e profilo Facebook; inoltre un team dedicato si
occupa di monitorare singolarmente tutte le offerte di passaggio e i feedback
scritti all’arrivo, in modo da certificare l’affidabilità di chi utilizza il
servizio e garantire un viaggio senza spiacevoli imprevisti.
IL 42% SONO DONNELa piattaforma è considerata tanto sicura che il 42 per cento
degli iscritti alla community sono donne (e giovani: la maggior parte hanno tra
i 26 e i 35 anni). Le quali possono anche optare per un viaggio rosa, ossia
scegliere di offrire e accettare passaggi solo da altre donne. Come ha fatto
Veronica C., impiegata 34enne, che racconta: «Viaggiando con BlaBlaCar sulla
tratta Milano-Catania ho conosciuto una ragazza con cui poi sono rimasta in
contatto: ancora adesso ci facciamo delle gran risate ripensandoci».
CHIACCHIERONI E NON E per schivare il rischio che la compagna di viaggio parli
troppo, il sito permette di selezionare il proprio grado di loquacità tra “Bla”,
“BlaBla” e “BlaBlaBla”. Se vi sentite davvero in vena di chiacchiere offrite un
passaggio a uno scrittore: Fabio Mendolicchio, detto Mendo, autore di
"Siamo tutti allenatori?", percorre l’Italia twittando in tempo reale
gli umori dell’abitacolo e “studiando” l’atteggiamento tipico degli italiani di
apparire abili tuttologhi. Chissà che cosa sarebbe venuto fuori se la
scrittrice indiana Anita Nair avesse ambientato il suo "Cuccette per
signora" in un’auto condivisa…
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